Presso gli Studi di Psicologia e Psicoterapia di Padova e Bassano del Grappa della Dr.ssa Manganoni vengono affrontate le Fobie, le Ossessioni, le Compulsioni e il Disturbo ossessivo compulsivo.
Di seguito, vengono descritti i rispettivi disturbi psicologici e la cura.
Fobie: angoscia del sentire
Le fobie riguardano paure forti e persistenti, fuori dal proprio controllo.
Si suddividono in: post-traumatiche, monotematiche, gravi-diffusive (problematiche aggressive, sessuali…), da contagio.
L’ansia da fobia o “fobica” si manifesta con fastidiosi sintomi fisiologici.
La sintomatologia delle fobie comprende: tachicardia, disturbi gastro-intestinali e urinari, senso di soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, tremore, spossatezza e fuga.
La persona che soffre di fobie riconosce che tale reazione emotiva è irrazionale e che non è dovuta a effettiva pericolosità dell’oggetto temuto. Nonostante ciò, mette in atto una modalità di evitamento della situazione stimolo temuta.
La tendenza all’evitamento sebbene riduca sul momento gli effetti della paura, contribuisce ad alimentare tale comportamento, in quanto conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo.
Questa spirale di progressivi evitamenti produce nell’individuo l’aumento del senso di sfiducia nelle proprie risorse.
Gli occhi del paziente fobico sono quindi interessati a percepire l’oggetto temuto. In questo modo, interrompe il contatto con ciò che avviene all’interno del proprio corpo, evitando così le proprie sensazioni ed emozioni.
In presenza di fobie, il sostegno psicoterapeutico offre alla persona la possibilità di creare un ambiente più sicuro, contenitivo e rassicurante. Inoltre, può essere di supporto l’uso di tecniche di rilassamento, come il Training Autogeno.
Ossessioni: angoscia dell’agire
Caratteristica essenziale di questo disturbo sono i pensieri relativi al tema della salute, della sicurezza e dei valori che creano allarme o paura e che costringono la persona a mettere in atto comportamenti ripetitivi o azioni (compulsioni) a volte irrazionali, ma irrinunciabili.
Questi pensieri si classificano in: egosintonici (riconosciuti come propri, ma che non si riesce ad allontanare) ed egodistonici (non riconosciuti come propri).
I pensieri ossessivi sono:
– inutili dal punto di vista cognitivo, ma esprimono un vissuto incompiuto;
– al di fuori del controllo di chi li sperimenta;
– sono sentiti come disturbanti e intrusivi.
– accompagnati da emozioni sgradevoli come paura, disgusto, disagio, dubbi, o dalla sensazione di non aver fatto le cose nel “modo giusto”.
Gli innumerevoli sforzi per contrastarli non hanno successo, se non momentaneo.
Il paziente ossessivo trova difficoltà a compiere azioni fino in fondo. Per lui agire è un rischio. Per questa ragione esaurisce la propria energia coi pensieri. Pensieri che si attorcigliano attraverso l’indecisione.
Le ossessioni sono quindi legate all’angoscia dell’agire (“Cosa è bene o male?”)
In presenza di ossessioni, l’intervento psicoterapeutico presenta come obiettivo quello di sostenere il paziente nell’imparare a portare a termine, attraverso il proprio corpo, l’energia che sente, compiendo fino in fondo delle azioni fisiche.
La persona va sostenuta affinché possa riacquistare fiducia nella propria spontaneità.
Compulsioni: angoscia del decidere
Le compulsioni, definite anche rituali o cerimoniali, riguardano comportamenti ripetitivi (per es. lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (per es. contare, pregare, ripetere formule mentalmente), messe in atto per ridurre il senso di disagio e l’ansia provocati dai pensieri ossessivi.
Le compulsioni hanno una funzione placante e contenitiva.
Le azioni compulsive sono legate all’angoscia del decidere e si suddividono in: espulsive (azioni finalizzate a togliere qualcosa che è successo) e contenitive (azioni finalizzate a tenere a bada l’emozione che è divenuta troppo forte).
Disturbo ossessivo compulsivo
Le persone che soffrono di disturbo ossessivo compulsivo sono portate a controllare l’imprevedibile e ad evitare il cambiamento. Per questo motivo, possono preoccuparsi eccessivamente dello sporco e dei germi, di aver contratto malattie infettive, possono essere terrorizzate dalla paura di aver inavvertitamente fatto del male a qualcuno, di poter perdere il controllo di sé e di diventare aggressive in certe situazioni.
L’intervento psicoterapeutico presenta come obiettivo quello di aiutare il paziente ad aumentare la possibilità di affrontare i rischi.
Inoltre, il paziente va sostenuto affinché possa riacquistare il senso di fiducia nel proprio corpo, la propria fiducia nella spontaneità e nella possibilità di sbagliare, tradire e trasgredire (inteso come andare al di là), diminuendo il suo senso di colpa verso se stesso e gli altri.