La Dr.ssa Manganoni, presso gli Studi di Psicologia e Psicoterapia di Padova e Bassano del Grappa, si occupa dei vissuti psicologici del Disturbo Narcisistico di Personalità.
Il Disturbo Narcisistico viene collocato dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV) all’interno dei disturbi di personalità.
L’approccio descrittivo del DSM-IV definisce i comportamenti specifici del narcisismo come una modalità pervasiva di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia: con comparsa entro la prima età adulta e presente in diversi contesti (come indicato da 5 o più dei seguenti aspetti).
- Senso grandioso di importanza (per es. di essere notato come superiori senza una adeguata motivazione).
- Fantasie di illimitati successo, potere, fascino, bellezza, amore ideale.
- Credenza di essere “speciale” e unico, di dover frequentare e poter essere capito solo da altre persone speciali o di classe elevata.
- Eccessiva ammirazione.
- Sensazione che tutto gli sia dovuto (per es. aspettativa di trattamenti di favore o soddisfazione immediata delle proprie aspettative).
- Sfruttamento interpersonale (per es. approfittare degli altri per raggiungere i propri scopi).
- Mancanza di empatia (incapacità di riconoscere o identificarsi con i sentimenti e le necessità altrui).
- Invidia verso gli altri o che gli altri lo invidino.
- Comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
L’approccio fenomenologico della Terapia della Gestalt, invece, mette a fuoco i vissuti corporeo-relazionali che sono all’origine dei comportamenti.
In presenza di un Disturbo Narcisistico le fantasie e i comportamenti di grandiosità della persona esprimono la paura del rifiuto e il bisogno di accettazione incondizionata.
Nella prassi clinica, il mondo descrittivo (del DSM-IV) e quello fenomenologico (della Terapia della Gestalt) si incontrano in un’intenzionalità comune: aiutare il paziente a stare bene.
L’intervento clinico della Psicoterapia della Gestalt si declina quindi nella lettura fenomenologica della sofferenza psichica.
La Terapia della Gestalt interviene sul come leggere il sintomo e sul come “curare” (Quale esperienza del Sé manca e cerca di completarsi?)
Il Disturbo Narcisistico è l’unico disagio psichico in cui la differenza di genere (maschile e femminile) è rilevante.
Sviluppo del Narcisismo maschile secondo la Terapia della Gestalt
Nell’immaginario collettivo si tende ad associare l’idea di Narciso a un individuo particolarmente vanitoso e preso dalla sua immagine.
In realtà, il narcisismo è legato all’amore per se stessi che rende difficoltoso intrattenere relazioni durature con l’Altro.
Nella versione patologica, il disturbo narcisistico è fra i disturbi psicologici più difficili da curare.
In sintesi, il narcisista:
– tende a mostrarsi affascinante, imprevedibile e seduttivo;
– sottolinea la propria seduttività;
– teme l’intimità affettiva (paura del legame);
– si ritiene indispensabile;
– non è consapevole delle proprie emozioni e bisogni;
– non accetta le critiche a cui reagisce con irruenza;
– tutto ciò che sceglie viene considerato di valore;
– ritiene di essere stato vittima di situazioni o eventi;
– cerca di provocare l’Altro;
– mostra un atteggiamento giudicante, svalutante e critico nei confronti degli Altri;
– pretende la “devozione” dell’Altro all’interno di una relazione;
– desidera che l’Altro sia debole per poterlo aiutare;
– tende ad intuire le debolezze altrui e a marcarle;
– alcune volte sceglie una partner forte per renderla debole;
– qualunque cosa faccia l’Altro non va mai bene.
Secondo la Terapia della Gestalt, lo sfondo del narcisismo maschile evidenzia alcuni aspetti rilevanti all’interno della triangolazione madre-padre-bambino, quali:
– una relazione invischiata madre-figlio;
– uno split (spaccatura) tra madre-padre (quest’ultimo assente o autoritario) che comporta una scissione dei compiti genitoriali all’interno della famiglia;
– una visione negativa della figura paterna, presentata dalla madre.
La madre di questo bambino non favorisce, a livello empatico, il riconoscimento dei vissuti del figlio, il confronto con la figura del padre (mostrato come un rivale) e di entrare in contatto con se stesso.
Il bambino così crescendo impara a muoversi a seconda dello sguardo più o meno luminoso della madre, sentendosi sempre al centro dell’universo. Il messaggio che quest’ultima gli trasmette è “Tu sei il migliore, l’unico”.
Da adulto, invece, confrontandosi col mondo sperimenterà l’ambiente come piccolo (di fronte ad esperienze di rifiuto e di non accettazione incondizionata). Di conseguenza, imparerà a non fidarsi dell’Altro e a non chiedere aiuto, andando incontro a sofferenza psichica (come depressione). Cercherà, inoltre, di stupire l’Altro con atteggiamenti di grandiosità al fine di ritrovare “quella luminosità materna”.
Per il narcisista risulta difficile vivere un rapporto paritario con l’Altro (di amicizia, di coppia, ecc.), in quanto è spinto da un costante mantenimento di distanza (pur mantenendo un atteggiamento seduttivo) per continuare a sentirsi superiore.
Chi gli è vicino può sentirsi distrutto psicologicamente ed emotivamente.
Inoltre, fa fatica a rendersi conto delle sue difficoltà e quando accade fa fatica ad affidarsi alla figura di uno psicoterapeuta.
Nel lavoro terapeutico, lo psicoterapeuta della Gestalt valorizza il coraggio del paziente nel chiedere un aiuto.
La Terapia della Gestalt, può sostenere il paziente narcisista:
– ad essere pienamente se stesso;
– a scoprire il proprio corpo;
– ad avvicinarsi serenamente ad una figura femminile (senza timore del legame).
Sviluppo del Narcisismo femminile secondo la Terapia della Gestalt
Secondo la Terapia della Gestalt, lo sfondo del narcisismo femminile evidenzia alcuni aspetti delle figure genitoriali, quali una madre poco significante e squalificata dal marito e un padre che valorizza la figlia, trasmettendo a quest’ultima messaggi come “Sii forte”, “Non accontentare mai i maschi”, “Pensa al perseguimento di una carriera brillante”, “Sta lontana da tua madre”. Tali messaggi possono contribuire a ridurre e a sminuire, durante la crescita di questa bambina, la sua femminilità.
Da grande, è possibile che si presentino: attacchi di panico, disturbi psicosomatici, rifiuto o disgusto per la femminilità, depressione, disturbo narcisistico.
Nel lavoro terapeutico, lo psicoterapeuta della Gestalt sostiene la paziente narcisista:
– ad avvicinarsi alla propria figura materna (non valorizzata dal padre);
– ad essere pienamente se stessa nel qui-e-ora;
– a scoprire il proprio corpo in tutta la sua femminilità (con particolare attenzione alle parti negate);
a ri-trovare la spontaneità corporea negata (sciogliendo la rigidità corporea).