Di seguito alcuni paragrafi che introducono il lettore alla Teoria della Gestalt.
La Teoria della Gestalt offre uno strumento di diagnosi, oltre che clinica anche relazionale: sono qui sintetizzati alcuni dei principali obiettivi ed il metodo di lavoro teorico clinico che caratterizzano il percorso di psicoterapia che potrete svolgere con uno psicologo psicoterapeuta della Gestalt a Padova e Bassano del Grappa.
Diagnosi clinica e relazionale: dal sintomo alla relazione
La parola diagnosi deriva da “dia” (= attraverso) “gnos” (= conoscenza) e significa: attraverso la conoscenza.
La Psicoterapia della Gestalt utilizza come strumenti di conoscenza della sofferenza psichica i vissuti corporeo-relazionali dell’individuo.
Dietro ogni sintomo c’è una modalità relazionale, oltre che un comportamento.
Il sintomo nasce in una relazione primaria
si manifesta in un’attuale incapacità relazionale
si cura in una relazione terapeutica.
(Sichera)
La diagnosi in Psicoterapia della Gestalt è processuale: mira a cogliere e descrivere il processo dell’esperienza, il contatto fra organismo e ambiente, i suoi smarrimenti e situazioni incompiute con l’obiettivo di educare la persona al contatto pieno, spontaneo e vitale.
Obiettivi della Terapia della Gestalt
Prima di iniziare una psicoterapia (individuale, di coppia o familiare), a Padova e Bassano del Grappa, la Dr.ssa Manganoni propone un appuntamento preliminare, durante il quale chiarisce la domanda iniziale della persona.
Seguono alcuni colloqui durante i quali lo psicologo-psicoterapeuta chiarisce gli obiettivi della terapia e propone un possibile percorso terapeutico (definendo durata e frequenza degli incontri).
La Psicoterapia della Gestalt mira a rendere l’individuo consapevole della “sua propria forma”, della sua interezza attraverso l’integrazione di tutti i suoi aspetti (soprattutto di quelli meno consapevoli).
Questo metodo psicoterapeutico consente alla persona di allargare la propria consapevolezza mediante il ricorso alle esperienze passate, ai ricordi, agli stati emotivi, alle sensazioni corporee, ai sogni affinché possa far ri-emergere liberamente tutte le proprie potenzialità, fino a quel momento sopite o represse.
Ogni piccolo cambiamento viene vissuto, durante il percorso psicoterapeutico, come un’esperienza viva in cui il paziente ha l’occasione di esplorare le possibili soluzioni alle sue difficoltà grazie ad una comprensione fenomenologica che comprende emozioni ed esperienze corporee (rese possibili dall’impiego di alcune tecniche gestaltiche specifiche).
La Psicoterapia della Gestalt è quindi un approccio relazionale, che consente di fare esperienza. Esperienza che viene condivisa all’interno della relazione paziente-psicoterapeuta.
Il lavoro della Terapia della Gestalt
La Psicoterapia della Gestalt insegna che attraverso la masticazione si affronta il cibo: lo si scompone, lo si studia, lo si sente (sapore, gusto…).
La modalità di masticare è in relazione al modo di stare con l’Altro e di affrontare i problemi della vita. Per es. l’abitudine di ingurgitare le varie difficoltà, di non studiarle bene e di non capirle non favorisce una crescita armonica ed equilibrata. Al contrario, pensare alla masticazione può aiutare a “sminuzzare” i problemi, vederli da altri punti di vista, elaborarli e, infine, risolverli.
Come afferma Perls (1995): “Allenatevi ad interrompere il flusso continuo del cibo. Molte persone spingono in bocca cibo nuovo prima di aver sgomberato e liquefatto il precedente boccone…. Imparate a tenere per pochi secondi la bocca vuota tra ciascun boccone, in questo modo sarete presto capaci di portare a termine tutti i problemi grandi e piccoli della vostra vita; il vostro stomaco mentale – il vostro cervello – sarà meglio ordinato. Sparirà quindi gran parte del vostro pensiero confuso e incoerente e non troverete difficoltà nel chiarificare i vostri concetti e idee. Ciò si applica non solo al vostro pensiero, ma anche alle vostre attività generali. Se appartenete a quelli che cominciano un nuovo lavoro prima di finire quello sottomano, se vi trovate frequentemente in mezzo alla confusione, allora l’esercizio suddetto è esattamente ciò di cui avete bisogno”.
Per far questo l’individuo può essere aiutato ad approfondire il proprio modo di entrare in contatto (di fare relazione) con l’Altro e col mondo.
Secondo la Terapia della Gestalt la persona sperimenta un problema o una difficoltà quando c’è un’interruzione nel suo ciclo di contatto.